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The Walking church è un movimento di discepoli che fanno discepoli che vivono un ritmo di vita comunitario nel contesto in cui Dio li ha posti per portare avanti la missione definita in Matteo 28:18-20
18 E Gesù, avvicinatosi, parlò loro, dicendo: «Ogni potere mi è stato dato in cielo e sulla terra. 19 Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, 20 insegnando loro a osservare tutte quante le cose che vi ho comandate. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente». [Amen.]
Il movimento si propone di moltiplicare “comunità missionali” chiamate Bet Midrash, nate dalla moltiplicazione intenzionale di discepoli. Questi gruppi si incontrano almeno una volta a settimana (escludendo la domenica mattina), per permettere a ciascuno di partecipare liberamente alla vita della propria chiesa locale, qualunque sia la denominazione. Le Bet Midrash sono luoghi di relazione, formazione e missione, dove crescere insieme alla luce degli insegnamenti di Gesù e vivere il discepolato in modo concreto, con lo scopo di avanzare in Regno di Dio.
L’incontro settimanale non è sufficiente a creare il contesto comunitario in quanto Gesù ha modellato una vita di missione insieme ad altri discepoli che si incontrano, si incoraggiano e pregano gli uni per gli altri ogni giorno considerando ogni luogo e ambiente terreno di missione per portare la luce di Gesù.
Giovanni 1:4-5
4 In lei era la vita, e la vita era la luce degli uomini. 5 La luce splende nelle tenebre, e le tenebre non l'hanno sopraffatta.
“Vieni a Vedere” questo è l’invito che Gesù ha offerto ai discepoli che gli chiesero dove abitasse in Giovanni 1:38-39.
Quel giorno Andrea, Giovanni e Giovanni Battista probabilmente, Barsabba e Mattia (Atti 1:23) erano lì ad ascoltare gli insegnamenti del Maestro, l’unico per ogni discepolo.
“Tutte le loro opere le fanno per essere osservati dagli uomini; infatti allargano le loro filatterie e allungano le frange [dei loro mantelli]; 6 amano i primi posti nei conviti, i primi seggi nelle sinagoghe, 7 i saluti nelle piazze ed essere chiamati dalla gente: "Rabbì [, Rabbì]!" 8 Ma voi non vi fate chiamare "Rabbì"; perché uno solo è il vostro Maestro [, il Cristo,] e voi siete tutti fratelli. 9 Non chiamate nessuno sulla terra vostro padre, perché uno solo è il Padre vostro, quello che è nei cieli. 10 Non vi fate chiamare guide, perché una sola è la vostra guida, il Cristo; 11 ma il maggiore tra di voi sia vostro servitore. 12 Chiunque si innalzerà sarà abbassato e chiunque si abbasserà sarà innalzato».”
Matteo 23:5-12
Nella cultura al tempo di Gesù il rapporto tra il rabbino ed il discepolo è molto lontano da quello che noi oggi comprendiamo riguardo all’istruzione.
In quel tempo il discepolo viveva il proprio rapporto con il Rabbino attraverso 4 “cappelli”:
Erano STUDENTI della Parola, il Maestro insegnava e interrogava i suoi discepoli. Tutti i bambini ebrei memorizzavano la Torah dall’età di 10 anni e i discepoli dei rabbini conoscevano la Parola di Dio in modo perfetto.
Erano ALLIEVI, il Maestro era un coach di vita, in ogni aspetto dalla gestione delle finanze, al matrimonio, nella politica etc. Essi vivevano la vita con il loro maestro.
Erano SEGUACI, i discepoli imitavano il Maestro; camminavano zoppicando se il Maestro zoppicava, balbettavano se il Maestro balbettava, prendevano le abitudini del Maestro.
Erano APPRENDISTI, i discepoli sviluppavano le competenze del Maestro e il suo mestiere prendendo seriamente il ruolo del Maestro e la responsabilità nel passare a qualcun altro quanto imparato.
L’attitudine necessaria per vivere appieno il Bet Midrash è vivere i “4 cappelli” che avevano i discepoli con Gesù!
Matteo 28:18-20
18 E Gesù, avvicinatosi, parlò loro, dicendo: «Ogni potere mi è stato dato in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, 20 insegnando loro a osservare tutte quante le cose che vi ho comandate.
Il termine battesimo deriva dalla parola "baptizo" che vuol dire “immersione”, il fare discepoli prevede l’essere immersi nella relazione con il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo per tanto, come Gesù, ogni conversazione intorno al tavolo deve essere un’immersione reciproca in Gesù.
Ogni condivisione, di esperienze e/o di confessione è un’occasione di “immersione” in Gesù sia ricordando una storia in cui Gesù ha vissuto la stessa circostanza o, se al momento non se ne ricorda una, pregare per chiedere a Gesù la guida nella circostanza.
Giovanni 14:26
“26 ma il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto quello che vi ho detto.”
Ripercorrendo il cammino dei discepoli con Gesù, le relazioni intenzionali sono un aspetto fondamentale per coloro che vogliono vivere sulle orme di Gesù
Marco 3:13-14
“Poi Gesù salì sul monte e chiamò a sé quelli che egli volle, ed essi andarono da lui. Ne costituì dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli, perché stessero con lui…”
“Stare con Gesù” è l’obiettivo del Bet Midrash che ci porta ad essere discepoli e camminare sulle sue orme.
1 Giovanni 2:6
6 chi dice di rimanere in lui, deve camminare come egli camminò.
Luca 6:40
40 Un discepolo non è da più del [suo] maestro; ma ogni discepolo ben preparato sarà come il suo maestro.
Matteo 28:20
20 insegnando loro a osservare tutte quante le cose che vi ho comandate.
“Stare con Gesù” è l’obiettivo del Bet Midrash che ci porta a fare discepoli mentre camminiamo sulle orme di Gesù.
Matteo 28:18-19
18 E Gesù, avvicinatosi, parlò loro, dicendo: «Ogni potere mi è stato dato in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli…”
Più ci impegniamo a incoraggiarci nel cammino con Gesù più cresciamo e più vivremo il proposito di Dio per le nostre vite.
1. La Bibbia
Crediamo che la Bibbia, composta dall’Antico e dal Nuovo Testamento, sia ispirata da Dio e rappresenti l’unica guida autorevole per la fede e la vita quotidiana di chi segue Gesù.
"Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia." (2 Timoteo 3:16)
2. Dio
Crediamo in un solo Dio, perfetto in ogni cosa, Creatore, Sostenitore e Signore di tutto, degno del nostro amore e della nostra adorazione.
"Ascolta, Israele: Il Signore, il nostro Dio, è l’unico Signore." (Deuteronomio 6:4)
3. La Trinità
Crediamo che Dio esista in tre persone: il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Sono uniti in un’unica essenza, con la stessa potenza e gloria.
"Andate dunque e fate discepoli di tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo." (Matteo 28:19)
4. Gesù Cristo
Crediamo che Gesù Cristo sia vero Dio e vero uomo, unendo in sé la natura divina e quella umana.
"In lui abita corporalmente tutta la pienezza della divinità." (Colossesi 2:9)
5. Il peccato
Crediamo che l’umanità sia stata creata pura, ma a causa del peccato dei primi uomini la relazione con Dio è stata spezzata, e ogni persona nasce separata da Lui.
"Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio." (Romani 3:23)
6. La salvezza in Cristo
Crediamo che Gesù abbia offerto la sua vita per pagare il prezzo del peccato di tutta l’umanità per mezzo della croce. Chiunque crede in Lui riceve il perdono e la vita eterna.
"Dio invece mostra la grandezza del proprio amore per noi in questo: che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi." (Romani 5:8)
7. La nuova vita in Cristo
Crediamo che per essere salvati sia necessario pentirsi, avere fede in Gesù e nascere di nuovo per opera dello Spirito Santo.
"Se uno non nasce di nuovo, non può vedere il regno di Dio." (Giovanni 3:3)
8. La giustificazione per fede
Crediamo che siamo giustificati per grazia, mediante la fede in Gesù Cristo, e che questa nuova realtà si manifesta nella nostra vita.
"Giustificati dunque per fede, abbiamo pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore." (Romani 5:1)
9. La vita eterna
Crediamo che l’anima sia immortale e che chi ha creduto in Gesù abbia la vita eterna, mentre chi lo rifiuta rimane separato da Dio per sempre.
"Chi crede nel Figlio ha vita eterna; chi invece rifiuta di credere al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio rimane su di lui." (Giovanni 3:36)
10. Il battesimo
Crediamo che il battesimo sia un’immersione continua nella relazione con il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Ogni comunità missionale è libera di seguire la guida dello Spirito Santo per la pratica del battesimo in acqua.
"Noi tutti siamo stati battezzati in un solo Spirito per formare un solo corpo." (1 Corinzi 12:13)
11. La Cena del Signore
Crediamo che la Cena del Signore sia un momento di ricordo e comunione con Cristo, da vivere ogni volta che i discepoli si riuniscono, seguendo la guida dello Spirito Santo.
"Fate questo in memoria di me." (Luca 22:19)
12. La Chiesa
Crediamo che esista una sola Chiesa universale, fondata da Gesù, della quale fanno parte tutti coloro che lo seguono. Egli ne è il Capo.
"Ora voi siete il corpo di Cristo e membra di esso, ciascuno per parte sua." (1 Corinzi 12:27)
Il movimento The Walking Church esiste per dare gloria a Dio e, dove possibile, collabora con organizzazioni e chiese locali per l’avanzamento del Regno di Dio mantenendo la propria identità che risiede in questa visione:
“Parole e pensieri che camminano sulle gambe di coloro che vivono come il Maestro”
The Walking Church incoraggia le persone a vivere come discepoli di Gesù nella quotidianità. Crediamo che la chiesa non sia un luogo, ma un cammino: un viaggio vissuto insieme agli altri, portando l’amore e la verità di Gesù in ogni momento della vita.
Incoraggiamo le persone a vivere in modo autentico, camminando accanto agli altri e condividendo il messaggio di speranza, seguendo il modello di Gesù.
“Venite dietro a me, e vi farò pescatori di uomini” (Matteo 4:19).
The Walking Church nasce dal desiderio di ispirare e formare discepoli
che vivano la fede in ogni ambito della vita quotidiana.
Come Gesù camminava con i suoi discepoli, anche noi crediamo nel valore della relazione e della condivisione. Non si tratta solo di riunirsi in un luogo specifico, ma di vivere una fede attiva, portando la presenza di Dio ovunque ci troviamo. Ogni momento è un’opportunità per ascoltare, servire e camminare accanto agli altri, proprio come ha fatto Gesù.
“Gesù salì sul monte, chiamò a sé quelli che egli volle ed essi andarono da lui” (Marco 3:13).
Per vivere tutto questo, il movimento si basa sui seguenti valori che tutti coloro che aderiscono devono vivere in pratica:
1. Dipendenza dallo Spirito Santo
"Gesù, pieno di Spirito Santo, tornò dal Giordano ed era condotto dallo Spirito nel deserto" (Luca 4:1).
Crediamo che ogni passo della nostra vita debba essere guidato dallo Spirito Santo, come Gesù ha mostrato nel Suo ministero. La dipendenza dallo Spirito porta potenza, discernimento e comunione profonda con Dio.
2. Centralità della Parola
"Non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola che procede dalla bocca di Dio" (Matteo 4:4).
Gesù ha vissuto e insegnato radicato nella Parola. La Bibbia è il fondamento della nostra fede e guida pratica per ogni aspetto della vita.
3. Una vita di preghiera
"Si ritirava in luoghi solitari e pregava" (Luca 5:16).
Come Gesù coltivava una relazione intima con il Padre attraverso la preghiera, anche noi cerchiamo di vivere in continua comunione con Dio, sapendo che la preghiera trasforma noi e il mondo intorno a noi.
4. Obbedienza all’agenda del Padre
"Mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera" (Giovanni 4:34).
Gesù non si è mai mosso per un'agenda personale, ma ha obbedito fedelmente alla volontà del Padre. Anche noi desideriamo vivere allineati al Suo piano, cercando di realizzare la Sua opera nel mondo.
5. Relazioni intenzionali
"Li chiamò perché stessero con lui" (Marco 3:14).
Gesù costruiva relazioni significative per formare discepoli e portare trasformazione. Crediamo che la crescita avvenga nelle relazioni autentiche e intenzionali, dove possiamo amarci, servirci e incoraggiarci a vicenda.
6. Glorificare il Padre
"Ho glorificato te sulla terra, compiendo l'opera che mi hai dato da fare" (Giovanni 17:4).
Tutto ciò che facciamo ha come scopo ultimo glorificare Dio. Ogni decisione, azione e parola deve riflettere la Sua grandezza e il Suo amore.
Tutti coloro che vogliono unirsi a questo cammino si impegnano a vivere sulle orme del Maestro. Il presente documento rappresenta una traduzione in pratica di quello che Gesù ha modellato nella sua vita terrena.